A Chena con Giovanni Fancello

Giovanni Fancello a cena: vi svelerò tutti i miei segreti in cucina.

Alcuni termini che fanno la differenza

by Pasquale Maganuco , at ottobre 24, 2017 , have 0 commenti


  1. Enogastronomia
  2. Archestrato


Non ci sono grandi dibattiti sulla cucina e su tutto ciò che la circonda, ma  il primo, intraprendente e fantasioso linguista che si alza, conia nuovi termini in perfetta libertà, ed ecco, ad esempio : apericena, enogastronomia. Senza dimenticare tutte quelle orribili parole in lingua inglese che invadono la terminologia culinaria italiana.

Enogastronomia, si legge già nei testi dei viaggiatori degli anni ’80 del secolo scorso, ma a mio modesto parere sembra esagerato congiungere due termini, se il significato è già nel termine principale.
 Gastronomia è una parola d’origine greca (da aster (gaster) – stomaco e nomia (nomos) – legge),  cioè, tutte quelle regole che circondano le funzioni dello stomaco umano.


A citare il termine è Archestratoda Gela, vissuto nel IV secolo a.C., in un suo poemetto intitolato “Hedypatheia” (I piaceri del gusto).
Il termine nel corso del tempo ha sempre avuto il significato di “norme che regolano lo stomaco”.

Nel 1801 il termine riappare in un poema sull’arte del mangiar bene, dal titolo La gastronomie ou l’homme des champs à table, del  francese Joseph de Berchaux, dove la parola inizia ad assumere un significato più ampio, rinnovato, moderno  e include tutte quelle discipline che vanno dalla conoscenza dei prodotti agroalimentari (vino compreso), alla loro produzione, preparazione, trasformazione, degustazione, fino alla raffinata arte del descrivere e giudicare il cibo.

Sono i cugini d’oltralpe a elaborare e introdurre il nuovo concetto di gastronomia. Il precursore di questo nuovo filone di letteratura gastronomica è, Alexandre Balthazar Grimod de la Reynière (1758-1838),  fondatore dell’Almanach des gourmands (Almanacco dei golosi).

E’poi Jean-Anthelme Brillat-Savarin (1755-1826), con il suo testo “Fisiologia del gusto”, pubblicato nel 1825, che dà, infine, una chiara e nuova definizione del termine: “…La gastronomia studia gli uomini e le cose… e che fa si che un banchetto sapientemente preparato è come un piccolo mondo in cui ogni parte di esso appare con i suoi prodotti…. La gastronomia appartiene: alla storia naturale, per la classificazione che fa delle sostanze alimentari; alla fisica per le diverse analisi e scomposizione che fa loro subire… È la gastronomia che fa muovere i contadini, i vignaiuoli, e pescatori, i cacciatori e la numerosa famiglia dei cuochi, quale sia il titolo o la qualità sotto i quali si cela il loro contributo alla  preparazione dei cibi”.

Quindi, la scienza che circonda il vino è inclusa in Gastronomia, perciò, niente più enogastronomia, ma GASTRONOMIA.




Pasquale Maganuco
Alcuni termini che fanno la differenza - written by Pasquale Maganuco , published at ottobre 24, 2017, categorized as Gastronomia . And have 0 commenti
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